Le prime iniziative pubblicitarie furono soprattutto le partecipazioni alle fiere: principalmente a quella campionaria di Milano, ma anche a tante altre, come la fiera del Levante a Bari e le fiere di Firenze, Roma, Reggio Calabria e Padova.
Nelle fiere venivano distribuiti a larghe mani i primi ricettari (che risalgono agli inizi degli anni '50) nonché dolcetti Pane degli Angeli.
Ci furono poi gli anni del cinema, che permetteva di indirizzare gli interventi pubblicitari laddove era localmente opportuno puntare; seguirono poi gli avvisi radiofonici, i comunicati stampa e la TV.
Certo è che i primi tentativi pubblicitari furono piuttosto "casalinghi", persino nel senso letterale della parola.
In mancanza di veri testimonials, che ovviamente l'azienda all'epoca non poteva permettersi, il primo testimonial fu proprio il figlio del fondatore, all'epoca bambino di 6 o 7 anni.
Sarebbe stato a quei tempi piuttosto difficile trasformare gli angioletti della mitica bustina in protagonisti o presentatori della pubblicità PANEANGELI; pertanto vennero ideati Eto e Ato, angioletti "fumetti" un po' scherzosi, protagonisti di varie divertenti storielle; dediti allo sport, impegnati in varie avventure, anch'essi finivano sempre col meritare una bella fetta di torta Pane degli Angeli.
Con il trascorrere del tempo gli angioletti, elemento distintivo e caratterizzante della marca, hanno abbandonato le sembianze di Eto e Ato per assumere dapprima quelle di angeli disegnati, presenti su ricettari e calendari, e poi quelle di bambini, vestiti da angioletti che, segreti alleati della donna che ama fare i dolci, continuano ad essere i veri testimonial della marca PANEANGELI in tutte le attività pubblicitarie, dallo spot televisivo ai ricettari, alle pagine sulle riviste.